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Elon Musk

Miliardi, genio e pazzia

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Tutto quello che non sapete su Elon Musk

Se vi chiedessero dove vive l’uomo più ricco del mondo, rispondereste mai in un prefabbricato di 37 mq? Ma da Elon Musk, l’uomo che ha lanciato una Tesla nello spazio, rotto un parabrezza nel momento in cui ha mostrato al mondo la nuova vettura, investito in criptovalute per poi tornare sui suoi passi per il loro impatto ambientale, chiamato suo figlio con una sorta di formula o anagramma, ci si può aspettare di tutto.

Considerato da Forbes, la rivista di economia statunitense, il secondo uomo più ricco del mondo dopo Jeff Bezos, con un patrimonio stimato di 151 miliardi di dollari (al 6 aprile 2021), è tra le menti più brillanti dei nostri tempi grazie alle sue capacità imprenditoriali e alla visione del futuro.

In mezzo secolo l’eclettico imprenditore sudafricano ha fatto più cose di qualsiasi altra persona al mondo, o quasi. Figlio dell’era tecnologica, usa con abilità i social media e la rete per amplificare i suoi messaggi. Basti pensare ai tweet con cui provoca risalite o precipitose cadute del valore delle criptovalute, facendo leva sui 57 milioni di follower.

Un uomo che non ha bisogno di fare pubblicità ai suoi prodotti perché il prodotto da promuovere è se stesso: è la sua reputazione l’asset fondamentale delle sue società. Una mossa che gli ha permesso di azzerare una delle voci di spesa maggiori per ogni grande azienda.

Per fare questo, Musk è intervenuto su tutti i temi sociali e tecnologici dibattuti negli ultimi anni: dall’intelligenza artificiale agli alieni, dai diritti dei lavoratori al Coronavirus. E lo ha fatto con toni e idee sempre più estreme e provocatorie.

Breve storia di un imprevedibile genio

Elon Reeve Musk nasce il 28 giugno del 1971 a Pretoria, in Sud Africa. Già da piccolo fa progetti e prova a costruire ogni sorta di marchingegno, tanto che più di un dottore suggerisce ai genitori di fare dei controlli per valutarne la personalità e capire se è affetto da qualche patologia.

All’età di 9 anni legge l’intera Encyclopedia Britannica, a 10 anni riceve un Commodore VIC-20 e impara a programmare in Basic. A 12 sviluppa un videogame chiamato Blastar e lo vende a una rivista di settore per circa 500 dollari. È l’inizio di una carriera di invenzioni e di successi.

All’età di 19 anni viene accettato alla Queen’s University a Kingston, in Canada, e nel 1992 si trasferisce negli Stati Uniti, dove si laurea in Economia e in Fisica.

Nel 1995 si trasferisce in California per iniziare un dottorato in Fisica alla Stanford University ma, dopo soli 2 giorni, decide di ritirarsi per intraprendere la sua avventura nel mondo dell’imprenditoria. Sono gli albori di Internet, nascono i primi motori di ricerca come Yahoo e Netscape.

È in quegli anni che Musk ha la sua prima intuizione: realizzare una sorta di elenco delle imprese localizzato all’interno di una mappa digitale da vendere poi agli editori. Col fratello Kimbal fonda così Global Link Information Network, una startup che cambierà nome in Zip2 dopo che il New York Times e il Chicago Tribune acquisiscono il servizio. Nel 1999 Compaq fiuta l’affare e acquista Zip2 per 307 milioni di dollari e 34 milioni in stock option. È il primo vero successo imprenditoriale di Elon Musk. Con i soldi ricavati co-fonda X.com, società finanziaria online che diventerà PayPal, uno dei sistemi di pagamento più usati al mondo.

I suoi obiettivi rimangono gli stessi di quando era bambino: salvare il pianeta ed esplorarne di nuovi, portando l’uomo su Marte. Ecco perché nel 2002 fonda SpaceX (Space Exploration Technologies Corporation) diventando il primo proprietario di una società per trasporti spaziali al mondo.

SpaceX progetta e costruisce razzi e veicoli spaziali, utilizzabili per il trasporto di persone e merci. Il suo valore innovativo sta nell’aver rivoluzionato il trasporto su razzo in orbita. Prima i razzi venivano distrutti durante le varie fasi del lancio, invece con l’invenzione del Falcon 9 è possibile utilizzare lo stesso motore per più lanci.

In questo modo Musk può raggiungere il suo obiettivo: accedere allo spazio riducendo i costi e permettere la colonizzazione di Marte.

Un tema che sta particolarmente a cuore a Elon Musk è l’energia, in particolare quella legata alla mobilità sostenibile. Per questo nel 2003 fonda Tesla Motors, una casa automobilistica che ha cambiato il concetto di auto elettrica, producendo auto dal basso impatto ambientale e utilizzando energie rinnovabili, senza perdere il piacere della guida e il brivido della velocità.

Il primo modello apparso sul mercato è stata la Tesla Roadster, una supercar sportiva capace di raggiungere i 200 chilometri orari. Nonostante i costi sia di produzione che di vendita, ha riscosso subito grande successo. Qualche anno dopo Musk ha proposto al mercato la prima berlina elettrica di lusso, la Model S, che ha battuto molti record: autonomia oltre i 400 chilometri per il primo modello, 900 per il successivo. Inoltre, è la prima vettura ad avere l’autopilota e a essere connessa alla rete in modo integrato. La gamma è in continua evoluzione perché l’idea di Musk è quella di rendere accessibile l’auto elettrica al grande pubblico.

Sempre nell’ottica di ridurre il surriscaldamento globale, nel 2016 fonda SolarCity, la prima fabbrica per la produzione di pannelli fotovoltaici marchiati Tesla, e lancia la tegola fotovoltaica autointegrata per i tetti delle abitazioni.

Contemporaneamente lavora a Hyperloop, un sistema futuristico di trasporto ad alta velocità che secondo Musk rappresenterebbe una sorta di “quinta modalità di trasporto destinata a rivoluzionare i viaggi”, ponendosi come alternativa all’utilizzo di navi, aerei, automobili e treni.

Eclettico com’è, Musk ha fondato altre società con obiettivi differenti, come Halcyon Molecular, società di biotecnologie per la salute per sconfiggere molte malattie ancora oggi incurabili; OpenAI, organizzazione no profit che sviluppa tecnologie di Intelligenza artificiale che gli esseri umani possono usare in modo sicuro; Neuralink che mira a impiantare entro il 2021 elettrodi nel cervello umano per permettere una maggiore flessibilità di contatto fra l’uomo e le macchine.

E chissà quanto altro ancora ci riserverà un talento eccentrico come lui.

Le stravaganze di Elon Musk

L’eccentricità è sempre andata di pari passo con uno strano modo di approcciarsi alla vita. Elon Musk non fa eccezione, anche lui ha delle strambe abitudini.

  • Da bambino era così silenzioso che i suoi genitori pensavano fosse sordo.
  • Pur essendo figlio di una dietologa, non ha mai avuto sane abitudini alimentari. Da giovane, quando era ancora uno studente, ha provato a spendere solo 1 dollaro al giorno per il cibo comprando hot dog e arance alla rinfusa per vedere se riusciva a vivere con così poco. L’esperimento è riuscito e così il giovane Musk ha imparato a dedicare la minima parte del suo tempo e del suo denaro al cibo.
  • Anche il sonno per lui non è una priorità. Quando andava al college, non aveva abbastanza ore al giorno per realizzare i suoi progetti. Ci sono stati momenti in cui dormiva poche ore a settimana e qualche volta ha dormito sul pavimento dell’ufficio. Così ha rimpiazzato il sonno con fino a otto lattine di Coca-Cola e caffè.
  • È un re del multitasking: fa affari al telefono mentre partecipa alle riunioni, scrive email mentre controlla le fatture. E spedisce messaggi di lavoro mentre tiene i figli in braccio.
  • Musk non si rende disponibile per le persone fuori dalle sue aziende e usa un indirizzo e-mail oscuro per non perdere tempo dietro a proposte e richieste varie.
  • Come mezzo di comunicazione preferisce le email e i messaggi, non gli piace rispondere al telefono.

Le invenzioni più divertenti di Elon Musk

Da bravo eccentrico, Musk si è concesso anche delle invenzioni più frivole: tavole da surf marchiate Tesla, lanciafiamme Boring Company, tequila in edizione limitata, case costruite come mattoncini Lego (devono ancora arrivare). Eccone di seguito alcune.

Lanciafiamme (gennaio 2018): prodotto dalla Boring Company, è andato sold-out nel giro di poche ore portando a un incasso di 10 milioni di dollari, con un utile di 3,5 milioni di dollari.

Tavola da surf (luglio 2018): ispirata alla finitura delle auto elettriche, con un rinforzo in carbonio e i loghi della società su entrambi i lati. Messa in vendita al costo di 1.500 dollari in 200 esemplari, è andata sold out in pochi secondi.

Canzone (gennaio 2020): quando non è impegnato a lanciare oggetti in orbita, Musk investe il suo tempo nel mondo musicale. Don’t Doubt Your Vibe è un brano che ha realizzato interamente al computer, attraverso la campionatura dei suoni e un filtro della voce che la rende quasi come se provenisse da un altro mondo. Anche se non ha riscosso un grande successo.

Tequila (novembre 2020): il visionario imprenditore ha lanciato sul mercato la sua versione del distillato messicano. Il prezzo è di 250 dollari a bottiglia ma questo non ha scoraggiato gli acquirenti, tanto che in poche ore la Tesla Tequila è andata esaurita.

Chissà a quanti di noi piacerebbe essere Elon Musk. Sicuramente tutti vorremmo guadagnare quanto lui e invece, secondo la statistica di Gigacalculator, noi italiani abbiamo bisogno di 23 settimane e 3 giorni di impegno produttivo per uguagliare il guadagno che Musk realizza in 5 minuti: 12.854 dollari!

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