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Approvato il decreto Sostegni bis: le misure e le novità previste

Gli aiuti per far ripartire l'economia dopo la pandemia



 

Appena approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Sostegni bis che introduce importanti novità per il Paese, prevedendo nuovi finanziamenti a sostegno delle aziende e dei lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia da coronavirus. Il decreto stanzia 40 miliardi e si concentra sul mondo del lavoro.

Dai contributi a fondo perduto per aziende e partite IVA agli sconti Tari, al pacchetto a sostegno della liquidità, al bonus per l’acquisto casa, sono numerose le novità approvate. Vediamo di seguito le principali misure previste.

Fondo perduto

Per quanto riguarda i ristori economici a sostegno di aziende e partite IVA, il governo ha stanziato 15,4 miliardi di euro a fondo perduto, di cui 8 miliardi erogati dall’Agenzia delle Entrate in base alla perdita di fatturato tra il 2020 e il 2019. Come già nel precedente Decreto Sostegni, il contributo non potrà superare i 150mila euro.

In alternativa, si potrà scegliere di ottenere un contributo calcolato sulla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. In questo caso il governo ha stanziato 3,4 miliardi di euro, ma ne può beneficiare solo chi ha avuto un calo medio mensile di fatturato che sia al massimo del 30% tra i due periodi. Oltre al criterio del fatturato, il decreto introduce anche un fondo basato sul risultato economico di esercizio di fine anno, cioè la differenza tra ricavi e costi, per cui il governo ha stanziato 4 miliardi di euro “a conguaglio”.

Pacchetto lavoro

Per quanto riguarda il lavoro, il governo prevede una serie di interventi volti a scongiurare le conseguenze della fine del blocco dei licenziamenti. Una novità particolarmente rilevante è il contratto a tempo indeterminato di rioccupazione, che prevede un percorso di formazione e un periodo di prova per un massimo di sei mesi. L’opzione è stata inserita in quanto garantisce alle aziende uno sgravio fiscale del 100% sui contributi durante i sei mesi di formazione. Se al termine del periodo di prova il lavoratore non viene assunto, l’impresa è tenuta a restituire per intero l’agevolazione di cui ha beneficiato. Inoltre l’esonero dei contributi vale solo se il datore di lavoro nei sei mesi precedenti l’assunzione non ha effettuato licenziamenti.

Inserita nel testo anche una norma anti-licenziamenti. La novità, voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, non figurava nella bozza in ingresso ed è stata introdotta nel testo nel corso della riunione del governo. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto.

Inoltre, dal 1° luglio le aziende che usano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali ma non potranno licenziare finché usano la cassa.

Contratto di solidarietà

Per il comparto commercio e turismo viene reintrodotto lo sgravio contributivo per le imprese che non richiedono la cassa integrazione pur avendone usufruito in precedenza. Tra le proposte del ministro Orlando anche quella di prevedere per le aziende che a giugno vedranno sbloccati i licenziamenti, e che hanno registrato un calo del 50% del fatturato, la possibilità di stipulare un contratto di solidarietà che porterebbe la retribuzione al 70% (ad oggi è al 60%). Un modo per evitare licenziamenti di massa.

 

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Contratto di espansione

Il dipendente a cui mancano cinque anni dalla pensione di vecchiaia (67 anni di età) o di anzianità (42 anni e 10 mesi di contributi) può decidere di lasciare l’azienda e ricevere in cambio un’indennità che lo accompagni fino alla pensione.

Si estende la platea delle aziende che possono usufruirne per favorire il ricambio generazionale. Viene infatti abbassata la soglia minima, che consente l’utilizzo del contratto di espansione alle aziende con almeno 250 lavoratori, a 100 dipendenti.

Attività economiche chiuse

Il decreto prevede anche lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’istituzione di un fondo chiamato “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse” che servirà a sostenere le attività economiche rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno quattro mesi tra il 1° gennaio 2021 e la data di conversione in legge del decreto.

Bonus casa per i giovani

Per i giovani sarà più facile comprare casa. Il decreto infatti prevede la cancellazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali e il taglio delle imposte sostitutive sui finanziamenti fino al 31 dicembre 2022.

Inoltre, per i giovani con ISEE fino a 30mila euro lo Stato fornisce la garanzia sull’80% del mutuo.

Reddito di emergenza

È stato previsto uno stanziamento di quasi 900 milioni di euro per il 2021. Il reddito di emergenza sarà rifinanziato per quattro mensilità in modo da non privare i beneficiari di un sostegno al reddito nel periodo di emergenza sanitaria. La misura dovrebbe quindi durare fino a settembre 2021. La domanda per le quote di Rem sarà da presentare all’Inps entro il 31 luglio 2021.

Sanità: 3 miliardi

Nell’elenco degli interventi c’è anche uno stanziamento di 2-3 miliardi per la sanità, che serviranno a coprire le esigenze del commissario Figliuolo per le vaccinazioni (1,5 miliardi), lo smaltimento delle liste di attesa (500 milioni), fondi per vaccini e ricerca, ma anche per istituire il nuovo codice di esenzione dal ticket per il monitoraggio di chi è stato ricoverato dopo il contagio.

Scuola

Il decreto Sostegni-bis contiene finalmente l’avvio del concorso ordinario. La procedura partirà subito ma sarà graduale. Si prevede un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per cui partecipa, sull’informatica e sulla lingua inglese e una prova orale.

Le prime classi di concorso interessate sono Fisica, Matematica, Matematica e fisica, Scienze e tecnologie informatiche. A seguire tutte le altre.

La gradualità permette di concludere l’intera procedura entro il prossimo anno scolastico e di avere i vincitori del concorso ordinario in cattedra a settembre 2022.

Il decreto stanzia 470 milioni per affrontare l’emergenza: 350 milioni andranno alle scuole statali, 50 alle paritarie e 70 milioni agli enti locali per l’affitto di strutture temporanee e spazi per svolgere le lezioni.

  

 

Stop alle cartelle fiscali

Prevista anche la proroga di un altro mese, fino al 30 giugno, del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti, fissata in precedenza al 31 maggio.

Stagionali turismo

I lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di NASpI alla data di entrata in vigore del decreto, riceveranno un’indennità onnicomprensiva pari a 1.600 euro.

Comuni

Saranno stanziati circa 600 milioni per i Comuni, che in questo modo potranno ridurre l’aliquota della Tari (la tassa sui rifiuti) e 150 milioni di euro per prorogare fino al 31 luglio la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi.

Ai sindaci saranno destinati anche 500 milioni per i buoni per la spesa, gli affitti e i pagamenti delle utenze domestiche delle famiglie in difficoltà.

Settore agroalimentare

Sono poi state approvate in Consiglio dei ministri le misure proposte dal ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, per il settore agricoltura. Circa 2 miliardi di euro saranno destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e l’occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa. Oltre agli ulteriori indennizzi a fondo perduto per le aziende agroalimentari, le misure più importanti per il settore riguardano il bonus per i lavoratori stagionali, gli stanziamenti per sostenere gli strumenti di gestione del rischio e i sostegni al settore della pesca.

Assunzione medici

Tra le misure, anche 10 milioni di investimenti per l’assunzione a tempo indeterminato di una prima quota di medici e tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro.

 

 

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