Il decreto Covid aprile 2021
Dal ritorno alle zone gialle alla conferma del coprifuoco
Finalmente la nostra gioia non giunge più dall’annuncio di una nuova serie tv, dopo averle esaurite praticamente tutte, o dalla proposta di una nuova ricetta per la pasta della pizza, ma inaspettatamente dall’ennesimo Decreto Covid.
Dal ritorno delle zone gialle alla riapertura dei ristoranti anche la sera, alla possibilità di viaggiare o di fare una nuotata in piscina, si intravede un ritorno a una sorta di normalità.
Il nuovo decreto Riaperture approvato dal Consiglio dei ministri in vigore dal 26 aprile ridisegna la mappa delle riaperture e prevede il prolungamento dello stato d’emergenza al 31 luglio.
Due sono i punti su cui c’è stato un grande dibattito: l’allungamento del coprifuoco dalle 22 alle 23 e l’apertura dei ristoranti al chiuso da metà maggio invece che dal 1° giugno. Ma il premier Draghi è rimasto fermo sulle sue posizioni, confermando il coprifuoco alle 22 almeno fino al 1° giugno. Dopo potrebbe essere valutata, in base ai dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23.
A metà maggio è comunque previsto un ‘tagliando’ al decreto-legge, per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso in cui i dati epidemiologici lo permettano.
Di seguito alcune delle misure previste dal decreto.
Si riparte in zona gialla! E per le altre zone arriva il pass
A renderci felici ci pensa il ritorno delle zone gialle e quindi la possibilità di raggiungerle. Cambiano le regole per spostarsi nelle regioni arancioni e rosse: finora gli spostamenti erano consentiti solo per motivi di lavoro, salute e urgenza o per tornare alla propria residenza o domicilio. Dal 26 aprile, invece, ci si potrà spostare anche per turismo ma bisognerà munirsi di una certificazione, il cosiddetto pass verde, che attesta di essersi vaccinati, o di aver contratto il virus e di essere definitivamente guariti o di aver eseguito un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.
Il pass avrà una validità di 6 mesi per i guariti e i vaccinati e solo di 48 ore per chi si è sottoposto a un test molecolare o antigenico rapido e potrà essere presentato in formato cartaceo o digitale. Cesserà di avere validità se la persona dovesse risultare positiva al Covid nel corso dei sei mesi.
Per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione, il pass sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che ha effettuato la somministrazione. Per chi è guarito viene invece rilasciato dall’ospedale, medico di base o pediatra.
I certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico vengono rilasciati da strutture sanitarie o dalle farmacie.
Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.
Bar e ristoranti dal 26 aprile
La grande novità del decreto riguarda bar e ristoranti, che in zona gialla saranno aperti fino alle 22, con il piacere di noi tutti che potremo tornare finalmente a cena fuori, ma esclusivamente nei locali dotati di spazio all’aperto e sempre nel rispetto del coprifuoco. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai clienti che alloggiano lì.
Bar e ristoranti dal 1° giugno
Dal 1° giugno in zona gialla sarà consentito mangiare fuori anche al chiuso, solo con consumo al tavolo, dalle 5 alle 18.
Finalmente in piscina e anche in palestra
Dal 26 aprile tornano le attività sportive all’aperto e gli sport di squadra e di contatto, come il calcetto e il basket, ma senza possibilità di usare gli spogliatoi.
Dal 15 maggio in zona gialla riaprono le piscine all’aperto, dal 1° giugno anche le palestre.
Si torna allo stadio
Dal 1° giugno si potrà assistere a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e comunque con un massimo di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Le regole per le visite ad amici e parenti
Dal 1° maggio fino al 15 giugno in zona gialla e arancione si potrà fare visita a parenti e amici in abitazioni private diverse dalla propria una sola volta al giorno per un limite di quattro persone (finora erano due) a cui si potranno aggiungere persone minorenni (finora erano minori di 14 anni), con disabilità o non autosufficienti conviventi. Questi spostamenti restano vietati in zona rossa.
La cultura riparte: musei, teatro, cinema, concerti
Dal 26 aprile in zona gialla riapriranno i musei. Torneranno ad animare le nostre giornate anche spettacoli in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e spazi all’aperto. Gli eventi si svolgeranno però solo con posti a sedere preassegnati, a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non dovrà superare il 50% del totale con un tetto massimo di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Mercati e centri commerciali
Dal 15 maggio 2021 in zona gialla riapriranno i mercati e i centri commerciali anche nei giorni festivi.
Tornano fiere, convegni e congressi
Dal 15 giugno 2021 in zona gialla via libera alle manifestazioni fieristiche.
Dal 1° luglio riprenderanno convegni e congressi, nel rispetto delle regole fissate da protocolli e linee guida.
È consentito svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare alle fiere è comunque consentito, nel rispetto degli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza.
Attualmente i centri termali sono aperti solo per ragioni di salute, dal 1° luglio invece saranno aperti a tutti.
Nella stessa data apriranno anche i parchi tematici e di divertimento, ma solo in zona gialla.
Scuola in presenza per tutti o quasi
Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021 sull’intero territorio nazionale è assicurato in presenza lo svolgimento dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado.
Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca. In zona gialla e arancione invece la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 70% e fino al 100% della popolazione studentesca.
Queste disposizioni non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle regioni e delle province o dei sindaci, eccetto casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus sars-cov-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.
Università
Dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, nelle zone gialla e arancione, le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza secondo i piani di organizzazione della didattica e delle attività curricolari predisposti nel rispetto delle linee guida e dei protocolli di sicurezza. In zona rossa, si raccomanda di assicurare le attività in presenza per gli studenti del primo anno.