
Il Metaverso
Che cos'è e come cambierà la nostra vita
Vi ricordate il film Matrix in cui l’umanità è intrappolata in una realtà virtuale, macchine intelligenti controllano tutto e usano gli uomini come fonte di energia? Quella vita simulata e programmata dall’intelligenza artificiale, dove gli esseri umani nascono, crescono e muoiono in un mondo parallelo, che ci sembrava fantascienza pura al momento dell’uscita del film, e anche negli anni successivi, adesso sta per diventare realtà.
Si stima infatti che entro i prossimi cinque o sei anni una grossa fetta della popolazione trascorrerà gran parte della sua vita in un Metaverso.
C’è chi è già così tanto proiettato verso un mondo altro da cambiare il nome alla propria società. Mark Zuckerberg ha infatti annunciato che l’azienda che controlla Facebook, Instagram, Whatsapp e altri servizi cambierà nome e diventerà Meta. Con questa scelta Zuckerberg comunica al mondo il suo nuovo ambizioso progetto: fare il salto di qualità, passare al livello successivo di Internet così come lo conosciamo oggi. Puntare all’evoluzione naturale della rete, appunto il Metaverso.
C’è chi aveva già avuto la sua idea. Il visionario Spielberg in Ready Player One aveva immaginato un universo virtuale in cui era possibile fare tutto e essere chiunque senza andare realmente da nessuna parte.
L’attrazione del Metaverso per le grandi aziende
Zuckerberg non è il primo a sognare un universo virtuale. Basti pensare a Second Life, un videogioco lanciato nel 2003 che permette di entrare in un mondo virtuale in cui incontrare altri giocatori. Nel corso del tempo su Second Life si è sviluppata una società parallela.
Oggi sono molte le aziende di videogiochi e del mondo tech che hanno investito sul nuovo ambiente virtuale.
Microsoft, ad esempio, ha presentato Mesh per Microsoft Teams che consente di partecipare alle videochiamate in versione avatar. Lo si può usare su qualsiasi dispositivo, senza aver bisogno di occhiali o visori particolari, visto che ci penserà il cloud di Microsoft a costruire la realtà virtuale grazie all’intelligenza artificiale.
Roblox sta mettendo su un team dedicato allo sviluppo di giochi per il Metaverso, Epic Games (società che ha sviluppato Fortnite) vuole implementarlo all’interno della propria piattaforma, dove già ora si può assistere a concerti, film e commemorazioni virtuali.
Alibaba si sta preparando all’esplosione dell’e-commerce virtuale, mentre ByteDance (TikTok) sta lavorando per far evolvere i video in formato 3D.
Quando compare il termine Metaverso
Il termine Metaverso è composto da due parole: meta che significa oltre e universo. Non è un termine nuovo, anzi la preposizione “meta” viene addirittura dal greco, chissà se Zuckerberg stesso conosce l’etimologia!
È stato coniato nel 1992 dallo scrittore di fantascienza cyberpunk Neal Stephenson nel suo romanzo Snow Crash. Qui, in un mondo caotico dove il potere delle aziende ha superato quello degli Stati, gli abitanti del pianeta si muovono nel Metaverso, una realtà parallela dove le persone si collegano tramite dispositivi tecnologici di realtà aumentata e possono realizzare in 3D tutto ciò che vogliono: negozi, uffici, locali dove potersi incontrare e interagire.
Cos’è il Metaverso?
Il Metaverso è un mondo virtuale in cui ci si immerge e si compie qualsiasi attività. Ci saranno le città, le strade, i negozi, le case… Si potrà andare al cinema, a fare una passeggiata, alle feste, stare con gli amici. O anche seguire una riunione con i colleghi, fare shopping come se fossimo al supermercato, frequentare un corso. Si potranno addirittura comprare oggetti virtuali sfruttando la tecnologia Blockchain o gli Nft per sbloccare contenuti in esclusiva. Sarà come vivere una seconda vita, grazie ai nostri avatar. Perché noi rimarremo tranquillamente a casa nostra, “indossando i pantaloni della tuta” come ha detto Zuckerberg.
Come ci si connette al Metaverso?
Per entrare in questo mondo parallelo basterà indossare un visore o un paio di occhiali, capaci anche cogliere le espressioni del volto.
Il Metaverso: come sarà il futuro
Tutto sarà destinato a cambiare, anche i gesti più semplici. Se già adesso facciamo partire la musica parlando con Alexa, tra qualche anno magari per accendere la luce faremo un semplice movimento del capo o per consultare dei documenti agiteremo la mano come Tom Cruise in Minority Report. I computer diventeranno oggetti d’antiquariato, forse anche gli smartphone. Internet o i social così come li conosciamo oggi non ci saranno più. Cambierà il modo di lavorare e le nostre riunioni virtuali sembreranno più realistiche. Cambierà la modalità di stare insieme, di giocare ai videogiochi, di interagire con gli altri e di provare emozioni. Cambierà anche l’economia, o ne nascerà una nuova basata su monete digitali.
Saremo interconnessi agli altri come non mai, sarà un vero cambiamento tecnologico. Il Metaverso metterà insieme l’uomo, la realtà virtuale e Internet. Possiamo immaginarlo come quello che verrà dopo Internet.
Realtà fisica e realtà virtuale si intrecceranno continuamente e la nostra percezione della fisicità sarà potenziata dalla presenza costante della virtualità. Alcuni saranno spaventati da tutto ciò, altri esaltati. Sarà comunque un mondo nuovo. E noi saremo qui, pronti ad accoglierlo.