Emergenza Covid: stop alle cartelle esattoriali
Il Governo blocca la riscossione
Sospesi i pagamenti fino al 31 dicembre 2020: l’altra faccia del lockdown per i contribuenti
Mentre il nuovo parziale lockdown preoccupa un po’ tutti perché ci obbliga a modificare alcune delle nostre abitudini di vita, una buona notizia è invece il lockdown della riscossione. Con la proroga dello stato di emergenza a causa del Covid, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo Decreto Legge (20 ottobre 2020, n. 129, in vigore dal 21 ottobre 2020) che prevede la sospensione dell’attività di riscossione fino al 31 dicembre 2020.
Fino a questa data sono sospesi i versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. Fanno eccezione solo le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, il cui termine di pagamento resta fissato al 10 dicembre 2020.
Sospensione della riscossione: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
Sul tema della riscossione è intervenuta l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che, sul proprio sito istituzionale (www.agenziaentrateriscossione.gov.it), ha chiarito quanto indicato dall’ultimo Decreto Legge nella sezione “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”, mettendo a disposizione del cittadino delle FAQ sulle disposizioni introdotte dai decreti.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha indicato le singole procedure alle quali è stata applicata la sospensione dei termini prevista dal nuovo Decreto. Con riferimento alle entrate tributarie e non tributarie, sono sospesi i pagamenti in scadenza dall'8 marzo al 31 dicembre 2020 derivanti da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi, accertamenti esecutivi doganali, ingiunzioni fiscali degli enti territoriali, accertamenti esecutivi degli enti locali. Se non ci saranno ulteriori novità normative, i versamenti oggetto di sospensione dovranno essere effettuati entro il 31 gennaio 2021.
Sospensione attività di notifica e pignoramenti
Nell’ambito del lockdown della riscossione, è previsto che fino al 31 dicembre 2020 siano sospese anche le attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione e gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020) su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego.
Fino al 31 dicembre, le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità e il soggetto terzo pignorato deve renderle fruibili al debitore. Dal 1° gennaio 2021, le somme oggetto di pignoramento torneranno a essere indisponibili e saranno versate all’Agente della riscossione fino alla copertura del debito.
Cartelle esattoriali: le agevolazioni del decreto
Il nuovo decreto prevede anche la proroga delle cartelle esattoriali e la possibilità di accedere alla rateizzazione agevolata. Nello specifico, per i piani di dilazione già in essere alla data dell’8 marzo 2020 e per i provvedimenti di accoglimento delle richieste presentate fino al 31 dicembre 2020, il debitore decade dal piano di rateizzazioni accordate nel caso in cui non paghi dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate ordinariamente previste. I contribuenti che non beneficiano più della Definizione agevolata per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute nel 2019, possono chiedere la dilazione del pagamento per le somme ancora dovute.
Rottamazione e saldo e stralcio: nessun cambiamento
Il Decreto Legge n. 129/2020 ha lasciato invariato il termine di scadenza della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”, fissato in precedenza al 10 dicembre 2020. Entro tale termine, i contribuenti in regola con il pagamento delle rate scadute nell’anno 2019 possono effettuare i pagamenti delle rate in scadenza nel 2020 per non perdere i benefici delle misure agevolative.